Impiccababbu 61 Myrtus 57.
Ancora una vittoria, la undicesima. Si continua a veleggiare tra le parti
nobili della classifica e indiscutilmente a puntare alla post-seasion da
protagonisti. Questa volta abbiamo rischiato grosso!!! Vista la netta
inferiorità degli avversari, ridotti all’osso è appesantiti, siamo entrati sul
rettangolo di gioco mentalmente rilassati e sicuri di fare bottino pieno col
minimo indispensabile. I nostri rivali agguerriti e decisi nel vendere cara la
pelle, giocano nettamente meglio Il primo quarto è un piccolo disastro. La fase
offensiva, lenta e ferruginosa, e una difesa blanda ci condannano dopo i primi
dieci minuti a uno svantaggio di 6 punti. 19 a 13. Nel secondo quarto le cose
non cambiano, anzi peggiorano. Prendiamo un altro parziale andando sotto di 13
punti. Che gran cazzo!!! Aggiustiamo la difesa e troviamo qualche buona
soluzione in attacco. Ottime cose che svaniscono ricadendo in nuove distrazioni
difensive. Con tenacia gli avversari riescono a parare l’assalto, piazzando
qualche canestro dalla lunga distanza. All’intervallo siamo ancora sotto. Meno
sette, 32 a 25. Finalmente nella ripresa le cose cambiano. Lentamente e
faticosamente iniziamo a risalire la china. La difesa inizia a recuperare
palloni, partiamo spesso in velocità, arrivando a buone conclusioni. Vinciamo facilmente
il quarto (cazzo era ora), portandoci in vantaggio di un punto prima degli
ultimi decisivi dieci minuti. 46 a 45. L’ultimo quarto si gioca punto a punto.
E’ altalenante, ogni volta che riusciamo a fare qualcosa di buono, andando in
vantaggio di 4/5 punti, subiamo un piccolo parziale che riporta la partita in
parità. Solo negli ultimi due minuti riusciamo a sbrogliare la situazione.
Vinciamo. Che fatica però!!! Intelligenti ma non si applicano. Non possiamo
farci niente è il nostro DNA. Siamo una squadra guerriera che si esalta contro
avversari ostici e cazzeggia contro quelli deboli. Vista la situazione di ieri,
era difficile mettere agonismo e rimanere concentrati, sapevamo tutti che in
qualche maniera l’avremo vinta. Dai ragazzi ne abbiamo ancora quattro. Forza
IMPICCABABBU!!!
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
venerdì 31 marzo 2017
domenica 26 marzo 2017
Ripartenze
A una settimana dalla
cocente sconfitta casalinga, gli Impiccababbu scendono nuovamente in campo. Duplice
obiettivo; continuare la lotta per un buon posto nella griglia playoff, ma
soprattutto con la voglia di cancellare la brutta ultima sconfitta. Si gioca ad
Olmedo, contro una compagine fastidiosa, energica e aggressiva, capace di
esprimere buon basket ma non certo del nostro spessore. La classica partita
che, se non affrontata con la giusta attenzione, può presentare qualche insidia
di troppo. Alla partenza delle ostilità entrambe le squadre sembrano avere il
piglio giusto. Le idee di basket sono diverse. I giovani avversari puntano su
atletismo e velocità, noi optiamo per un basket più ragionato e calmo. Si segna
da ambo i lati del campo, ma dopo i primi dieci minuti, viene premiato il
nostro gioco. +5, 18 a 13. Il secondo quarto si apre con un parziale di 7 punti della squadra di casa. Riusciamo
immediatamente a rimettere le cose a posto. Difesa aggressiva e ottima
circolazione in attacco ci portano ad avere più possessi di vantaggio che
puntualmente vengono vanificati da distrazioni difensive e scelte sbagliate in
attacco. Si va avanti cosi per tutto il quarto. All’intervallo siamo comunque a
+6, 32 a 26. Nel terzo quarto le cose non cambiano, continuiamo la nostra
strana partita tra up e down. Questo bipolarismo cestistico è un gioco
pericoloso perché da forza e coraggio ai nostri avversari, che ormai credono di
potercela fare. Prima dell’ultimo quarto il vantaggio diminuisce a soli 3
punti. 41 a 38. Ora è dura. I nostri avversari iniziano gli ultimi dieci minuti
con grinta e determinazione da vendere. Pariamo il colpo, buchiamo la loro
zonepress più volte e con poche azioni ragionate riprendiamo il nostro bottino
di vantaggio. Abbiamo il pallino del gioco. La giovane età, l’inesperienza e la
voglia di recuperare portano i nostri avversari a scelte sbagliate. Ragionando
poco e in maniera frettolosa forzano tutte le conclusioni. Noi facciamo girare
palla, aspettando il momento giusto per colpire. Andiamo in bonus. Gli ultimi
punti che sigillano la vittoria arrivano tutti dalla lunetta. Dopo quaranta minuti Olmedo basket 49 Impiccababbu
56. Dopo la terrificante botta contro alghero, da cui siamo usciti un po’
malconci, siamo di nuovo in sella. Non è stato facile perché ancora aleggiava
qualche fantasma nella testa. Bravi tutti!!! Siamo ripartiti!!! Forza
IMPICCABABBU!!!
venerdì 17 marzo 2017
Low battery
Impiccababbu 33 N.P. Alghero 39.
Finisce cosi, dopo una strana e tormentata partita, la serie di otto vittorie
consecutive degli Impiccababbu. Porca Troia!!! Che cosa è successo? Eppure la
partenza non era stata poi così male. Dopo la solita fase di studio, entrambe
le squadre avevano finalmente iniziato a giocare. Si avvertiva la tensione e
anche se il gioco non era molto fluido, erano arrivate buone conclusioni. Dopo
dieci minuti infatti siamo andati al mini riposo in sostanziale parità. 10 a
11. Nel secondo quarto la macchina si è inceppata completamente. Messi alle
strette da una difesa presente e opprimente, abbiamo smesso completamente di segnare.
La circolazione di palla lenta e confusa ci ha portato a conclusioni
affrettate, scelte sbagliate e percentuali al tiro vicine allo zero; riuscendo
a stento nel portare in cascina appena 5 punti. Una piccola sbandata che
comunque non aveva creato troppi danni. A metà gara, infatti, lo svantaggio era
ancora colmabile. 22 a 15. Il terzo quarto, così come il precedente, offensivamente
parlando, è un vero disastro. Continuando imperterriti e testardi ad affidarci
più alle iniziative personali che a un vero gioco di squadra. Procrastinando a
cadere negli stessi errori e regalando di conseguenza agli avversari, l’opportunità
di avere altri punti di vantaggio. Alla fine del quarto -10. 31 a 21. L’ultimo
quarto, quando ormai siamo con l’acqua alla gola è quello giocato meglio. L’orgoglio
e la voglia di non mollare, portano qualche azione al di sopra della sufficienza,
ma è troppo tardi. Glia avversari tengono il colpo e vincere il quarto di 4
punti non basta. Il risultato finale già lo conosciamo. Resta l’amaro in bocca
di aver tenuto una squadra esperta a 39 punti e perso ugualmente. Resta il
fatto che comunque noi ne abbiamo fatto solo 33. Resta la certezza che, se non
giochiamo di squadra e ragioniamo, le partite si perdono. Resta la mia
personale idea che noi non siamo quelli scesi in campo ieri. Probabilmente le
ultime partite avevano portato una stanchezza, sia mentale che fisica, che
veniva camuffataa dalle vittorie. Prendiamoci tutta la settimana per ricaricare
le pile. Abbiamo ancora battaglie da giocare e la strada verso i playoff è
lunga e impegnativa. Vaffanculo alla boghàmarì e forza IMPICCABABBU!!!
martedì 14 marzo 2017
Corsari
Si chiude a Ploaghe l’insidioso
trittico di trasferte consecutive. Usciti vincenti dai primi due arrembaggi e
stimolati dal poter finalmente vendicare la sconfitta dell’andata, gli
Impiccababbu si presentano sul rettangolo di gioco pronti e determinati. Un’ultima
fatica prima di poter avere qualche giorno di riposo in vista del prossimo
match. La partenza è tonica. Entrambe le squadre, già dalla palla a due, danno
un buon ritmo alla partita. Niente fasi di studio, da subito si segna e si
corre. Canestro da una parte, canestro dall’altra. I padroni di casa riescono a
affondare il colpo con maggior determinazione, andando a chiudere il primo
quarto in vantaggio di 6. 22 a 16. Si sapeva che sarebbe stata dura. Per cui
senza perderci d’animo, entriamo in campo per il secondo quarto, con l’appiglio
giusto e una nuova organizzazione difensiva. Raccogliamo immediatamente i
frutti. Gli avversari sbattono letteralmente contro la nostra 3-2. Non segnano
più. Noi troviamo buona fluidità in attacco e vinciamo facilmente il quarto.
All’intervallo siamo avanti di 1. 29 a 28. Il terzo quarto è il più tattico di
tutta la partita. Si gioca più lenti, le difese si stringono molto e si segna
col contagocce. Le squadre sostanzialmente si equivalgono. Nessuno riesce a
scrollarsi definitivamente di dosso gli avversari. Seppur in vantaggio di 3
punti, 40 a 37, sappiamo che ci giocheremo tutto nell’ultimo quarto. Gli ultimi
dieci, tanto per cambiare, sono pericolosi per i deboli di cuore. Amministriamo
bene la prima parte, rosicchiando qualche altro punto di vantaggio. Da metà in
poi cadiamo in un insolito blackout.
Smettiamo di segnare, concediamo contropiedi e buone conclusioni dalla lunga. I
giovani avversari sentono il sangue, si riportano a contatto, mettono la
freccia e ci sorpassano. A un minuto e 45 secondi dalla fine siamo sotto di 4.
49 a 45. Porca puttana!!! Si fa veramente dura!!! Ci vorrebbe una scossa!!!
Prendiamo un fallo tecnico!!! Tiro libero dentro, -5 e palla agli avversari. E
qui riparte la corrente. Difesa, recupero e tripla. Una volta, due volte, tre
volte. Colpiti!!! Affondati!!! Con un parziale di 15 punti a zero, alla sirena New Basket Ploaghe 50 Impiccababbu 59. Che fatica!!! Tre
partite dure e complicate. Tre partite che hanno messo a dura prova i muscoli e,
in qualche caso anche, le ginocchia degli Impiccababbu. Tre partite che hanno
confermato la nostra indole corsara, sempre pronti a giocarcela contro tutti e
mai domi. Tre partite che ci hanno portato al record di franchigia, di otto
vittorie consecutive e striscia ancora aperta. Prendiamoci il meritato riposo perché
la prossima sarà ancora battaglia. Forza IMPICCABABBU!!!
domenica 12 marzo 2017
Battaglia
Seconda trasferta consecutiva
per gli Impiccababbu. Si gioca a Sennori, contro la squadra locale. Compagine
capace di esprimere del bel basket, fatto di energia, fisicità e buone doti
tecniche. La classica squadra che in giornata “in” può diventare pericolosa.
Questo si nota fin dalla palla a due. I nostri avversari entrano sul rettangolo
di gioco determinati e agguerriti, decisi a vendicare la sconfitta del girone d’andata.
Da subito fanno sentire i muscoli (e non solo) incanalando la partita verso la
direzione da loro preferita. La battaglia fisica. La nostra partenza è più letargica, subiamo
gli avversari per la prima metà del quarto, riuscendo solo nel finale a
rimettere le cose a posto. Dopo i primi disastrosi dieci minuti comunque siamo
a stretto contatto. 12 a 11 per loro. Il secondo quarto, cosi come i successivi,
sono sporchi, duri e combattutissimi. Si spinge, si lotta, si sgomita per un
centimetro alla volta. La partita che nasce da questa battaglia è brutta. Il
gioco è frammentato dai continui fischi arbitrali, si segna poco. Dopo altri
faticosi dieci minuti andiamo all’intervallo lungo sotto di 5; 27 a 22. Nella
ripresa cambia qualcosa. Finalmente riusciamo a scrollarci di dosso la
tensione. Le gambe girano decisamente meglio. Ragioniamo con più attenzione le
scelte in attacco e la difesa stringe con più attenzione le maglie. Assestiamo
un buon colpo, recuperando lo svantaggio e andando avanti nel punteggio. Gli
abbiamo fatto male, scassinando la loro sicurezza. Alla fine del terzo quarto
siamo davanti di 4; 38 a 34. L’ultimo quarto è un alternanza di botte, emozioni
e canastri. Nessuno vuole perdere. Si lotta su ogni pallone, si spinge su ogni
rimbalzo. Nessuno vuole mollare l’osso. A pochi secondi dalla fine siamo a più
3; mai domi i nostri avversari piazzano la bomba del pareggio. Restano 8
secondi sul cronometro per organizzare una rimessa e il tiro della vittoria. Il
tiro arriva puntuale ma carambola due volte dentro il ferro ed esce. 54 a 54.
Overtime!!! Con entrambe le squadre in bonus, il tempo supplementare è una
roulette russa. Chi sbaglia di meno vince. Gestiamo bene i cinque minuti
finali. La difesa tiene perfettamente. Le pazienti scelte offensive sono
letali. Ancora una volta ci troviamo in vantaggio di 3 punti. Sbagliamo i due
tiri liberi che avrebbero sancito la vittoria. Poco importa perché con soli tre
secondi da giocare gli avversari possono solo pregare l’ave maria. L’ultimo
tiro scagliato da distanza impossibile conferma solo il risultato finale. Dopo
un supplementare Basket Sennori 61
Impiccababbu 64. Bravi
guerrieri!!! Striscia aperta e morale alto. Non fermiamoci qui, lunedì andiamo
a sbancare anche Ploaghe. Forza IMPICCABABBU!!!
#forzadanisiamotutticonte #nuossommesdani |
mercoledì 8 marzo 2017
.... come il gatto col topo
Finalmente dopo tre
rinvii consecutivi e quasi un mese di stop agonistico, la cavalcata degli
Impiccababbu, verso i playoff e le parti nobili della classifica, può
riprendere. La compagine in verde è chiamata a un piccolo tour de force di tre
trasferte consecutive nei dintorni della Capitale. La prima di questa mini
serie è da prendere con le molle, si gioca contro sportissi. Zuffe, screzi,
insulti, gomitate e quant’altro sono solo in parte quello che ha contradistinto
negli anni le sfide contro gli odiatissimi rivali. Pronti a dare la solita
battaglia, la sorpresa è tanta quando scopriamo che quella squadra non esiste
più. Degli arcigni nemici resta poco o niente, al loro posto un gruppo di
atleti un po’ agè. La partita inizia. Bastano pochi minuti di studio per capire
che il match è ampiamente alla nostra portata. Nonostante qualche piccola
concessione al tiro, la difesa funziona bene e l’attacco gira perfettamente.
Arrivano buone conclusioni e taglienti penetrazioni. Andiamo avanti nel
punteggio e dopo i primi dieci minuti siamo a +7, 18 a 11. Il quarto successivo,
cosi come tutti gli altri, sono una sorta di gioco del gatto col topo.
Amministriamo perfettamente il vantaggio; ogni volta che concediamo qualcosa
arriva puntuale la risposta con gli interessi. In pieno controllo della partita
andiamo all’intervallo in vantaggio 27 a 19, +8. Nella ripresa le cose non
cambiano, anzi migliorano. Gli avversari iniziano vistosamente a cedere
fisicamente, noi grazie a una buona rotazione, non sentiamo la stanchezza,
continuando imperterriti a dare le nostre zampate. Concediamo solo 8 punti in
dieci minuti, andando a giocarci l’ultimo quarto con un buon bottino di
vantaggio. 44 a 27. Gli ultimi dieci sono una vera e propria passeggiata.
L’agonismo di un tempo che fù tra le due squadre è morto e sepolto. Mettiamo
gli avversari all’angolo, giocando un bel basket fluido ed essenziale. Dopo
quaranta minuti il tabellone dice: sportissi
33 Impiccababbu 56.
Buona ripresa dopo la forzata pausa. Riassaporare le sensazioni del campo,
sudare per i due punti, cercando nuove soluzioni e alchimie. La strada verso i
playoff è ancora lunga e faticosa…. Forza IMPICCABABBU!!!
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