Dopo soli cinque giorni dalla prima,
facile, partita d’esordio, si scende nuovamente in campo. Il calendario riserva
un altro classico del basket sassarese. Un derby oramai arrivato al nono
scontro in 5 anni. Olblex vs Impiccababbu!!! Aspè un momento. Questi non sono i
neri, questa è Sorso!!! O no? E’ una nuova squadra. I Sorblex!!! Ahahahahahah!!!
….. Ripartiamo. Il calendario riserva un inedito del basket sassarese Sorblex
vs Impiccababbu. La palla a due viene alzata regolarmente alle 21.30. Sappiamo
bene che i nostri avversari sono più atletici, numerosi ed energici. Non
accettare il loro ritmo è il nostro obiettivo. Per cui fin dal primo quarto
addormentiamo la partita, abbassando il ritmo e diminuendo il numero di
possessi. Questa tattica porta subito ottimi risultati. Finiamo i primi dieci
minuti in vantaggio. 15 a 13. Anche il secondo periodo si consuma lentamente,
nessuna delle due squadre riesce a dare una spallata alla partita. Si gioca
punto a punto. Possesso per possesso. Gomito a gomito. All’intervallo il
risultato è ancora un sostanziale pareggio. 29 a 28, ancora +1 per noi. Alla
ripresa delle ostilità, il leit-motiv della gara non cambia. I ritmi sono
ancora bassi. Il gioco è duro. Sotto i ferri si spinge tanto. Trovare la
posizione migliore all’interno del pitturato è il target. La vittoria o la
sconfitta passano per questa piccola battaglia. Le squadre si equivalgono
ancora una volta. Alla fine del terzo quarto siamo sotto di uno. 41 a 40. Ci
giochiamo tutto negli ultimi dieci minuti. A cinque dalla fine la situazione è
ancora in parità. Qualcosa sta per cambiare. I nostri avversari riescono a
mettere due possessi di distanza. La fretta di riportarci sotto, la diversa forma
fisica e un paio di conclusioni affrettate ci portano in un attimo a prendere
alcuni contropiedi sanguinosi. Concediamo il fianco all’avversario e in un
attimo ce lo sbarnano. Sorblex 63
Impiccababbu 50. Peccato!!!
Abbiamo giocato bene. Abbiamo interpretato la partita col giusto approccio
mentale ed eravamo li dove volevamo essere. C’è mancato poco per poterci
giocare un finale punto a punto. Siamo arrivati corti di gambe, fiato e
uomini!!! Prestazione positiva. Dobbiamo ancora da lavorare. IMPICCABABBU WORK IN PROGRESS!!!
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
mercoledì 30 novembre 2016
martedì 29 novembre 2016
North West Bubbles
Tormento
[tor-mèn-to] s.m.
· Dolore fisico intenso e continuato: morire tra I più atroci tormenti; con
valore attenuato, sofferenza o fastidio fisico che non da tregua: il t. delcaldo.
·
Dolore
intimo molto intenso e assillante: il t.
della gelosia, del rimorso.
· Come valore iperb. Fastidio,
seccatura: che t. sentirlo borbottare
tutto il tempo; persona o cosa fastidiosa: stai un po’ zitto, sei un vero t.
“Dipingere è un azione di autoscopereta. Ogni buon artista dipinge ciò
che è”
Jackson Pollock
Pensieri negativi,
ossessivi, assillanti e ripetitivi. A volte spariscono in poco tempo, altre
volte ronzano in testa per giorni. Quando accade trovo rifugio in una sana e
autodistruttiva sbornia oppure mi trincero nella musica. Come d’incanto nella
mia testa appaiono immagini. Questo è il mio “Spleen”, il mio momento creativo.
Basta un pennello e una tela e tutto ha inizio. Pian piano la mente si libera e
gli assilli svaniscono. E’ una strana cura, ma funziona. Tutto viene
canalizzato in quei pochi centimetri quadrati. Tutto ha sfogo su una tela
bianca. Dopo più di due anni e molte titubanze, finalmente ho trovato il
coraggio di esporre ancora una volta le mie sensazioni, i miei pensieri, i miei
tormenti. C’è voluto tempo e ancora non ne sono molto convinto. L’idea di
condividerli mi infastidisce, ma forse è il momento giusto, forse è ora di
chiudere una porta. Nove tele, nove canzoni, nove stati d’animo. Dal 7 dicembre presso la “Birreria di Nord
Ovest” in Piazza Tola 2, “North West Bubbles”, mostra temporanea di arte
bubbonica. Non so se sia arte, ma mi fa sta bene….
sabato 26 novembre 2016
venerdì 25 novembre 2016
Fedeli alla Linea
Sette
mesi dopo il sanguinoso finale di campionato dello scorso anno, si riparte. La
prima giornata di questa nuova stagione si apre con un classico del basket amatoriale
sassarese. Impiccababbu contro Pink Ladies. Due squadre simili sotto un certo
punto di vista. L’identità. Nel corso degli anni sia le ragazze in rosa che gli
uomini in verde hanno mantenuto l’ossatura originale della squadra,
privilegiando lo spirito, l’amicizia e il puro piacere di giocare. I facili
acquisti di cestiti mercenari atti al semplice scopo di vincere tutte le
partite a noi non interessa. Se è un campionato amatoriale ci sarà un motivo.
Tralasciamo per ora questa facile polemica e parliamo della prima di campionato.
Vinciamo la prima palla a due della stagione, facciamo canestro e andiamo in
vantaggio, mantenendolo per tutta la durata della gara. Come ben sappiamo le
differenze sono tante, per cui il leit-motiv della partita sarà quello di
sempre, ogni volta che giochiamo contro le ragazze. Non esagerare, giocare
corretti e magari usare la partita per correre un po’ di più, trovare la gamba,
registrare movimenti e l’amalgama di squadra. I quarti si succedono uno dietro
l’altro senza patemi d’animo e in assoluta tranquillità, nonostante un sinistro
Blackout durante l’intervallo lungo, metta a rischio il proseguo del match.
Dopo quaranta facili minuti Impiccababbu
57 Pink Ladies 38.
Buona la prima avrebbe detto qualcuno. Il rovescio della medaglia e che questa
partita non ha dato indicazioni. Non sappiamo ancora che tipo di squadra siamo,
qual è il nostro stato di forma e che tipo di campionato potremo fare. Partiamo
però con una certezza, lo spirito è rimasto lo stesso. Come sempre brave Pink
Ladies, restate così. IMPICCABABBU WORK IN PROGRESS!!!
martedì 22 novembre 2016
Impossibile resistere
Lo sapevo!!! Ci sono
cascato ancora una volta. Ho aperto il frigo e c’era del macinato. Dopo aver
dato una veloce occhiata ed essermi assicurato che ci fossero tutti gli altri
ingredienti, era impossibile tornare indietro. Qualcuno storcerà in naso. La
maggior parte di voi, però, sono sicuro apprezzerà. La ricetta che oggi mi
appresto a pubblicare, non è niente che ha a che fare con la cucina gourmet o
con l’alta ristorazione. Questa è una ricetta per stomaci capienti e affamati.
Questa è una ricetta da canotta bianca, divano, birra gelata e partita in tv.
Questi sono spaghetti with meathballs!!!
Spaghetti with meathballs
Dati tecnici:
· grado di difficoltà: facile
·
tempo
di preparazione: 5 minuti
· tempo di cottura: tutto compreso 45 minuti (minuto più, minuto
meno)
Ingredienti:
· 450 gr. di macinato misto
· Spaghetti (fate voi)
· Sale e pepe
· 2 uova
· prezzemolo
· noce moscata
· parmigiano grattugiato
· pane grattato
· passata di pomodoro
Preparazione:
· Per prima cosa preparate le polpettine
mescolando in una terrina il macinato, due uova, parmigiano grattugiato, pan
grattato, sale, pepe, prezzemolo e un po’ di noce moscata. Adagiatele in una
padella con un filo d’olio e fatele dorare da tutti i lati (serve per
sigillarle). Nel frattempo fate soffriggere l’aglio e la cipolla (io non la
metto quasi mai). Aggiungete la passata di pomodoro e cuocete facendo
sobbollire per 25/30 minuti aggiungendo a metà cottura le polpettine (se le
mettete troppo presto potrebbero sfasciarsi). Scolate la pasta al dente e
saltatela in una padella con una abbondante dose di sugo, polpettine e una
generosa dose di parmigiano…. Godeteeeeeee!!!!!!
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