Baudelaire e Oscar
Wilde seduti rispettivamente alla mia destra e alla mia sinistra. Oppio,
assenzio, litri di vino rosso e un numero imprecisato di donne immorali che
ballano lascive intorno al tavolo. I profumi sono acri. La stanza e ovattata
nel fumo denso di candele che bruciano male. L’atmosfera è malinconica. E poi
colori cupi, poesie, ombre e il corvo di Edgar Allan Poe che svolazza sulle
nostre teste. Il nostro cibo è scuro, decadente, malconcio, è strano. Nei
nostri piatti c’è del risotto al nero di seppia………..
Ricetta
Dati tecnici:
· grado di difficoltà: medio
·
tempo
di preparazione: 15 minuti circa
· tempo di cottura: 20 minuti circa
Ingredienti per 3
strafatti e un corvo
· 400/500 gr, di riso
· 2/3 seppioline 500 gr. circa
· 2 bustine di nero di seppia o due
sacche
· 300 gr. di ricotta affumicata
· 4/5 pomodori secchi
· Uno spicchio d’aglio
· Un po’ di cipolla
· Un litro circa di fumetto pesce
· Un bicchiere di vino rosso
· Olio, sale, pepe q.b.
Preparazione:
· Per prima cosa dovete preparare il
fumetto di pesce. Se non avete i pescetti giusti per farlo va bene anche quello
tipo dado. Appena arriva a bollore ci inserite il nero di seppia. L’intruglio
diventa scuro!!! Nel frattempo tritate finemente un po’ di cipolla, l’aglio e
3/4 pomodori secchi (mi raccomando finemente). In una casseruola abbastanza
capiente fate rosolare tutto il trito con dell’olio. Aggiungete le seppioline,
tagliate precedentemente a cubetti o striscioline (dipende da voi), rosolate
anche’esse per qualche minuto. Aggiungete il riso, tostatelo e sfumate tutto
con un bel bicchiere di vino rosso. Appena l’alcool sarà evaporato, iniziate a
irrorare col fumetto di pesce nero, poco alla volta. E’ un operazione
fastidiosa stare dietro a un risotto. Ci vuole un po’ di pazienza, va amato con
cura ma il risultato è impagabile. Continuate la cottura per il tempo dovuto.
Vi raccomando di non lasciare evaporare tutto il brodo, il risotto non deve
diventare un mappazzone (eh eh eh Barbieri docet), come si usa dire in gergo
tecnico deve essere all’onda (cioè quando lo mettete nel piatto con un colpetto
sotto, si spande da solo senza bisogno di appiattirlo). Servitelo aggiungendo
sopra un bel po’ di ricotta affumicata e il pomodoro secco come guarnizione. Et
voilà!!!
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