Seconda partita di
ritorno. Seconda partita in pochi giorni. Secondo sassolino da toglierci. Gli Impiccababbu
ieri sera erano chiamati a restituire la bruciante sconfitta dell’andata
operata dai Digigirigigi (un nome normale no). Dopo aver buttato la partita
contro gli Olblex, questa volta non potevamo proprio sbagliare, per cui alle 21
e 30, concentrati, siamo entrati in campo per dargliele di santa ragione. La
partenza è abbastanza blanda, entrambe le squadre non si dannano certo l’anima.
Il ritmo è lento e più che correre si passeggia. Si sbagliano molti tiri, anzi
troppi. Noi comunque controlliamo agevolmente chiudendo il primo quarto in
vantaggio. 17 a 11. Il secondo periodo si apre come il primo, squadre lente e
rilassate (fin troppo). Il punteggio rimane bassino, non certo per merito delle
difese molto larghe ma sempre e soprattutto per le terribili medie al tiro. Il
risultato all’intervallo ci vede avanti di 11. 31 a 20. Possiamo giocare
meglio, lo sappiamo. Possiamo suonargliele lo sappiamo. Invece anche nel terzo
quarto giochiamo lenti e leziosi. Il cuscinetto di punti che ci separa oscilla
sempre intorno ai 10 punti, per cui forse inconsciamente giochiamo troppo
tranquilli. Alla fine del terzo periodo ancora avanti di 11. 42 a 31. Ci si
avvia noiosamente verso gli ultimi dieci minuti di partita abbastanza sicuri.
Gli avversari non ci impensieriscono quasi mai, sono distanti e controlliamo.
Alla sirena Digigirigigi 41 Impiccababbu 50. Partita brutta da vedere,
noiosa da seguire. La poca verve, le pessime percentuali al tiro, il pressoché poco
agonismo non faranno certo entrare questa partita nelle memorie dei
protagonisti, figuriamoci in quelle degli spettatori (rivogliamo i soldi del
biglietto!!!) L’obiettivo era vincere e ribaltare la differenza canestri. Ci
siamo riusciti. A volte bisogna passare anche per questo tipo di partite. Altri
due punti in cascina li abbiamo messi. Consolazione. Le partite che contano
stanno per arrivare. Sveglia!!! Forza IMPICCABABBU.
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
venerdì 14 marzo 2014
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