Ciao a tutti. Come si
sul dire l’occasione fa l’uomo ladro, e un birrafondaio rimane sempre un
birrafondaio. Ecco perché in settimana spinto da una voglia abbastanza
persistente di buon luppolo mi sono concesso un salto dal solito pusher di
fiducia e ho comprato una gamma interessante di birrette. Come sempre non
potevo esimermi dall’assagiarle e dal proporvi la solita artigianale recensione.
Questo post è dedicato alla “IPA” della Ridgeway Brewing, uno dei birrifici
emergenti del Regno Unito, situato a South Stoke nel Oxfordshire, nato sulle
ceneri di un vecchio birrificio ripropone il recupero di tradizioni ormai
perse e vecchie ricette originali. Ora passiamo alla birra che ho bevuto solo poche ore fa. Se non ricordo
male nella tazza aveva un colore dorato
pallido tendente al rame, con una schiuma molto pannosa e consistente. L’aroma
come tutte le IPA è fresco e luppolato, con note di agrumi, principalmente di
pompelmo. In bocca il sapore è spiccatamente amaro, inizialmente prevale il
fruttato per poi dare spazio a note di liquirizia e pepe, finale amarissimo che
invita a bere ancora, ancora e ancora. Una buona IPA non eccessivamente alcoolica,
solo 5,5%, amara, elegante, dissetante e profumata. La consiglio vivamente. Ma
io non faccio testo, le berrei tuttttteeeeee.
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
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