Ci sono cose che,
nonostante la ripetitività, non mi stancherei mai di fare. La “festa della
birra trinitaiese” è una di quelle. Arrivata ormai alle 16° edizione, la tre
giorni di bionde bicchierate è un evento imperdibile della mia estate gallurese.
La preparazione spirituale inizia già qualche giorno prima, il corpo inizia ad
avvertire qualcosa che sale, pian piano, come una lenta marea, il cervello
inizia a sublimare quell’atmosfera unica, lo stomaco reclama luppoli e malti...
Dai, dai, dai, ma quando inizia? non ce la faccio più… Finalmente arriva il 16
agosto e tutto può iniziare. Approdando nella piccola piazzetta di Trinità, la prima
cosa che colpisce è il genuino sapore di sagra di paese. Luci, bandierine,
salsicce arrosto, musica, persone e schiamazzi
ti fanno sentire immediatamente a proprio agio, sembra di stare in famiglia a
natale, solo con molta più gente e molto più ubriachi. La produzione di
acquolina arriva all’apice mentre aspetti che ti servano la prima birra. Primo
sorso ahhhhhh godo!!! Il cervello va in modalità OFF. I baristi diventano i
tuoi migliori amici, smetti di usare la normale valuta e usi solo il parametro
birra (2,5€=1 birra … 1 birra/1 panino …2 birre/1 pacchetto di sigarette … 4
birre/1 pizza … e cosi via) resti per
tutto il tempo avvolto in un torpore birra-temporele, un mondo ovattato dove
non esistono problemi, pensieri tristi o nemici, è vero che potresti vendere
tua mamma per una tazza piena, ma conta solo il tipo di bionda da bere e la sua
temperatura. Tra una doccia di birra e l’altra conosci gente nuova, di cui non
ricorderai mai il nome, il più delle volte ubriaca e mostruosa come te, balli
come uno scatenato a discapito delle tue ginocchia appesantite dall’alcool e
dall’età. E poi ci sono quei brindisi solenni, suggellati da un sano usque ad
fundum, usando le scarpe come coppe trionfali e i sorrisi e gli sbiascicamenti
a trifole che in quel momento ti sembrano delle gran gnocche. Ma come sempre le cose
belle finiscono in fretta, dopo 3 giorni, si ritorna alla triste realtà. La
testa gira un po’, il fegato reclama indulgenza, il cervello ritorna in
modalità ON. Anche quest’anno, come le 16 edizioni precedenti, ce l’abbiamo
fatta, e tu fiero d’orgoglio vai in giro con la memorabile maglietta guadagnata
sul campo di battaglia aspettando con impazienza l’edizione del prossimo anno.
Io ci sarò, e voi?
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
mercoledì 19 settembre 2012
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