L’Isola Rossa è anche
amicizia, e in fondo cosa si fa spesso e volentieri con gli amici? Si sta
tranquillamente seduti a un tavolino di qualche bar, si fanno due chiacchere,
si beve qualche birra, specialmente e soprattutto
se non ci si vede da un pò di tempo. Beh il 5 agosto gli ingredienti c’erano,
le due amiche che non vedevo da tempo e naturalmente le birrette, di quelle
buone da meditazione che gusti con calma tra un aneddoto e l’altro. Non eravamo
seduti al tavolino di un bar, ma il mio terrazzo non ha certo sfigurato.
Pronti, partenza, via, post cena a base di india pale ale… comprate
esclusivamente per una occasione simile che sapevo prima o poi sarebbe
capitata. Quindi eccomi qua a recensire queste ottime IPA oltretutto coadiuvato
dalla presenza di due palati nuovi a questo tipo di sapori. Abbiamo iniziato
con la ormai famosa, almeno a livello sassarese “Punk IPA”, della già citata
“Brewdog”. La conoscevo già da tempo e l’ho bevuta in tutte le maniere lattina,
bottiglietta e spina. Biondo oro pallido crea una schiuma abbastanza compatta
ma non molto fine. L’aroma che si sprigiona stappandola è pungente si avvertono
agrumi e frutta tropicale, in bocca scorre molto bene, i suoi 5,4% non si
avvertono a differenza del suo gusto amaro di pompelmo e un retrogusto finale
erboreo. Nome sicuramente azzeccato per questa birra un pò rude. Intanto le
chiacchere continuano allegramente ed alle due trifole questa “Punk IPA” piace
davvero tanto, ma è finita e dobbiamo buttarci sulle altre…….
La serata continua lenta e calma come
le nostre parole e come il caldo clima che non ci da tregua… Allora che mi
racconti? Cosa hai fatto questo inverno? Ma dai? Figo… ecc…ecc… Ok dai
stappiamo delle altre birrette. Restiamo sullo stesso genere. Questo giro tocca
alla “Flying Dog”, è più precisamente alla “Snack Dog”, anche questa è una IPA,
ma ha una gradazione leggermente superiore 7,1%. Ha un bellissimo colore
ambrato aranciato e una schiuma copiosa e abbastanza persistente. L'impatto
olfattivo è decisamente luppolato e rivela sentori amarognoli e agrumati che
ricordano la mela cotogna, il pompelmo e scorza d'arancia. Bevendola si
avvertono immediatamente i luppoli molto persistenti, nonostante ciò il gusto è
molto bilanciato con un lieve sentore di miele e paglia, almeno cosi mi
ricordo, ma potrei anche sbagliare. Ricordo sicuramente che anche questa birra,
che bevevo per la prima volta, ci è scesa con estrema facilità. Molto
interessante da gustare, la consiglio agli amanti delle birre luppolate.
Intanto la serata continua e con lei anche la degustazione. Siamo pronti per la
terza IPA della serata.
Potevamo fermarci a
questo punto? Si, ma non lo abbiamo fatto. E come le peggiori mosche da bar
Bukoschiane, abbiamo continuato e stappato le ennesime bottigliette della
serata. Era proprio impossibile sottrarsi dal gustare anche la “Hardcore
Imperial IPA”, ennesimo gioiellino della ormai stracitata birreria scozzese
della “Brewdog”. Ovviamente no. Botta finale da 9,2% bella gelata. Colore rame
opaco, schiuma ocra fine e cremosa. Il profumo che arriva versandola nel
bicchiere è il solito delle IPA agrumi (pompelmo) e frutta tropicale, ma anche
qualcosa che ricorda il caramello. Ci scende che è una vera gioia i suoi gradi
non si avvertono per niente, solo sul finale nel retrogusto molto luppolato e
leggermente piccante. Questa “Hardcore” ha un ottima bevibilità, e come sempre
non ne avanza neanche un goccia. La serata continua implaccabile. Ora che si
fa? Beh!! io proporrei di andare in paese e berci una birretta. Che ne dite? Ok fatta......
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