"I don't where you're going and i don't know why ..." Listen to your heart - 1988 |
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
martedì 10 dicembre 2019
venerdì 6 dicembre 2019
Ripartiamo da qui
Impiccababbu 60 Fenix 62. Il
forte crolla. Non accadeva dal maggio 2018. L’imbattibilità casalinga cade dopo
dodici partite consecutive. La partita era iniziata bene, mettendo in campo un
buon gioco. Aspettando il momento giusto per colpire, grazie a una buona
circolazione, segnamo con regolarità. La difesa tiene. Il quarto è vinto. 20 a
10. Commettiamo il primo errore, rientrando in campo convinti che la partita
sia più semplice di quanto pensato. Cosa che non pensano certo gli avversari.
Alzano il ritmo e recuperano lo svantaggio, mettono la freccia e ci superano
nel punteggio. Click!!! La luce si è spenta!!! Facciamo solo 9 punti nel
quarto, esprimendo un basket poco coeso. Secondo errore, presi dalla smania di
recuperare, cerchiamo di andare alla velocità degli avversari; ramenghi vaghiamo
per il campo andando completamente fuori giri. Sanguinanti veniamo salvati da
qualche tiro riparatore e dall’intervallo. Meno 1. 29 a 30. La pausa non porta la
lucidità necessaria. Il nostro gioco soffre ancora. Mettiamo impegno difensivo,
ma non ottimizziamo nella fase offensiva. Gli avversari continuano
fastidiosamente col loro gioco. Fanno girare bene la palla e ci colpiscono con
conclusioni dalla lontana. Dopo altri dieci minuti infernali siamo sotto di
dieci, 40 a 50. Nell’ultimo quarto ci proviamo. Cazzo se ci proviamo. Mettiamo
impegno e sudore, alziamo i gomiti e ci sbucciamo le ginocchia, riportandoci a
contatto. Ogni volta i nostri avversari cinicamente ci ricacciano indietro con
canestri da tre spezza morale. Non saremo delle superstar ma abbiamo carattere,
per cui ogni volta abbassiamo la testa e riprendiamo a mordere la palla; fino
al meno due. Ancora una volta il destino è nelle nostre mani. Ultimo tiroooooo.
Fuoriiii. Perso di due!!! Porca di una bip, bip, bip bip figlia di un porco
bip, bip, bip bip!!! Welcome Home bipolarismo!!! Facciamo tesoro dei nostri
errori. Facciamo tesoro di quello che questa sconfitta ci ha lasciato. Dopo il
primo quarto giocato di squadra abbiamo perso la trebisonda. Sul più dieci ci
si può concedere qualche forzatura ma se iniziamo a farlo tutti a discapito del
nostro gioco non va bene. La chiave è tenere sempre il nostro ritmo, non sarà
da formula uno, ma ci permette di essere lucidi, capire quali sono le scelte
giuste e avere quella concretezza che infastidisce gli avversari. Ricostruiamo
il fortino, più solido di prima. Forza Ragazzacci!!!
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