14 Febbraio 2018. San
Valentino. Nessun appuntamento galante per gli Impiccababbu. Oggi si gioca.
Oggi si va a caccia di una vittoria. Oggi vanno dimenticate le tre sconfitte
consecutive e va ritrovato morale e gioco. Avversari di questa prima giornata
di ritorno i giovani e agguerriti Corbis. Pronti, partenza, via. Anche questa
volta iniziamo il match distratti, lenti e poco aggressivi. 10 a 0 è il
traumatico parziale nei primi minuti Cazzoooo!!! Zzzzz!!! Ci mettiamo un pò, ma
dopo qualche minuto anche noi, se pur tardivamente, entriamo in partita.
Iniziamo a segnare e contestare in difesa. Oggi però è tosta, la baby gang
avversaria imperversa, sul piccolo rettangolo di gioco, come uno sciame d’api
impazzito. Corrono, si buttano su ogni pallone, raddoppiano, urlano, corrono, ronzano
dappertutto, corrono, corrono come indemoniati e fanno rumore!!! Fastidio!!!
Recuperiamo un po’ di distacco nel finale di quarto, restando comunque sotto nel
punteggio. 17 a 14. Zzzzz!!! Nel secondo quarto le cose vanno leggermente
meglio. Troviamo un buon ritmo e buone difese. I nostri avversari continuano a
ronzare fastidiosamente, sono sempre li pronti a pungere ad ogni minima
distrazione o rilassamento. Zzzzz!!! Andiamo all’intervallo con qualche punto
di vantaggio, grazie ad un quarto da 23 punti. 37 a 32. Vantaggio che
dilapidiamo in pochissimi secondi alla ripresa delle ostilità, andando
nuovamente sotto. Zzzzz!!! Non giochiamo un bel terzo quarto; segniamo poco
(solo 8 punti), concediamo tanto. Gasiamo inevitabilmente i nostri avversari
che ormai credono fermamente di poter vincere. Prima degli ultimi dieci minuti
di partita siamo in partita a quota 45. Zzzzz!!! A inizio quarto prendiamo
subito un parziale di 6 a 0. Cazzooooo!!! Corrono, pressano e fanno rumore!!! Zzzzz!!!
Fastidiosissimi!!! E’ un piccolo shock che porta i suoi frutti. Concentrati e
determinati recuperiamo immediatamente pronti a giocarci tutto. Il quarto è
bello da vedere, non da viverlo. E’ un continuo susseguirsi di canestri. Uno
scambio di colpi efferato, che porta entrambe le squadre ad alternarsi in vetta.
Non consigliabile per i deboli di cuore. Nel finale restiamo lucidi,
concentrati e determinati; un mix letale di DDT che respinge l’ultimo assalto dell’indemoniato
sciame. Zzzzz!!! Wussh wussh (spry)!!! Corbis
64 Impiccababbu 69.
Minchia che fatica!!! ….
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
giovedì 15 febbraio 2018
lunedì 12 febbraio 2018
Just can't get enough
When I’m with you baby, i got out of my head. And just can’t get enough.
And just can’t get enough. All the things you do to me, and every thing you
said, I just can’t get enough. I just can’t get enough. When slip and slide as
we fall in love. And just can’t seem to get enough of. When walk together, when
walking down the street. And just can’t get enough. And just can’t get enough.
Every time I think of you, I know we have to meet. And I just can’t gei enough.
Just can’t get enough. It’s getting hotter. It’s a burning love. And just can’t
seem to get enough of. And just can’t seem to get enough. And just can’t seem
to get enough. And when it rains. You’re shining down for me. And just can’t
get enough. And just can’t get enough. Just like a rainbow. You know you set me
free. And just can’t seem to get enough. And just can’t seem to get enough.
You’re like an angel. And you give me your love. And just can’t seem to get
enough of. I just can’t get enough ……
Depeche Mode
- 1981
Tempera acrilica su tela 50x70 cm |
mercoledì 7 febbraio 2018
We are Impiccababbu
Ultima giornata del
girone d’andata. Impiccababbu contro Russeglia. Partita già dura e complicata
sulla carta, resa ancora più insidiosa dal nostro emotivo e bipolare stato
mentale. Palla a due. La partenza, nonostante le raccomandazioni del caso, non
è di quelle sprint. Un po’ di paura e titubanza figlie dei match precedenti,
non aiutano l’avvio. Senza incaponirci riusciamo pian pèiano a svegliarci,
scordiamo le incertezze e finalmente diamo segni di vita. Il primo quarto,
nonostante ciò, è comunque compromesso. 21 a 10. Pazienza. Nei secondi dieci
minuti le cose migliorano notevolmente. Cresciamo in difesa e sebbene siamo
sempre sotto nel punteggio non incappiamo in quella frenetica ricerca di punti.
Facciamo le cose con calma, con buona circolazione, e questo porta risultati
evidenti. Vinciamo il quarto accorciando le distanze a soli 8 punti. 41 a 33.
Anche la ripresa delle ostilità è a nostro favore. Giochiamo bene, e se ne
accorgono anche i nostri avversari, che più volte ricorrono al minuto di
sospensione per arginarci. Riusciamo ad avvicinarci ulteriormente nel punteggio,
ma i nostri avversari non sbagliano praticamente mai. Ricacciandoci indietro.
Il distacco prima dell’ultimo quarto rimane invariato. -10. 51 a 43. L’ultimo
periodo si riapre con entrambe le squadre che giocano a viso aperto. Si segna,
si difende, si lotta senza tregua. Ancora una volta riusciamo ad avvicinarci
agli avversari. Resistono e colpiscono con buoni canestri. Perdiamo. Impiccababbu 57 Russeglia 67. E’ bastato poco.
Due azioni più coraggiose, due tiri che hanno maleficamente danzato sul ferro per
poi uscire, due piccole attenzioni difensive e saremo stati li a giocarcela
fino all’ultimo. Poco importa, la sconfitta era in preventivo. Ciò che conta e
aver spazzato via un po’ di fantasmi, aver giocato di squadra, essersi
sbucciati le ginocchia, aver sudato quella cazzo di canotta, essersi
sacrificati prima per i compagni e poi per noi stessi. Noi siamo questi!!! Il
girone d’andata è finito; 5 vinte, 3 perse. Questa è la strada da seguire.
Possiamo solo migliorare. Forza IMPICCABABBU!!
sabato 3 febbraio 2018
Schifo
Team Sassari 74 Impiccababbu 60.
Per la seconda volta gli Impiccababbu incappano in una sconfitta; la seconda di
fila. Titolo in calo e qualche campanello d’allarme che inizia a suonare
sinistramente. Perché questa seconda debacle a differenza della prima, dove
avevamo giocato e lottato fino alla fine, è arrivata senza che le nostre reali
potenzialità mettessero piede in campo. Sconfitta figlia di una partenza
letargica e di un primo quarto giocato senza mordente e agonismo, che
inevitabilmente ha compromesso tutto il match. 22 a 8. Non c’è altro da dire!!!
Nel secondo periodo le cose hanno iniziato a girare un pochino meglio; almeno
per quello che concerne la parte offensiva. Finalmente sono arrivati buoni
canestri e con un po’ di fatica anche la circolazione è migliorata. Facciamo 25
punti (buono) ma la difesa ancora latita, concedendo tiri facili e doppi
possessi. Loro ne fanno 27. All’intervallo il distacco è di 15 punti. 49 a 34.
Una piccola scintilla si accende nel terzo periodo di gioco. Finalmente la
difesa stringe le maglie trasformando poi in punti sul ribaltamento offensivo.
L’inerzia della partita cambia. Recuperiamo punti e morale andando all’ultimo
riposo in svantaggio di 9. 57 a 48. L’inizio dell’ultimo periodo ci è ancora
favorevole, basta un piccolo sforzo e ci siamo. Più volte abbiamo la palla in
mano per andare a meno 6, ma oggi proprio non ci siamo. Presi dalla voglia di
recuperare sbagliamo tutto: affrettiamo tiri, ci calpestiamo i piedi sul
perimetro e dimentichiamo di essere una squadra buttando alle ortiche e in
tribuna palloni fondamentali. Vaffanculo!!! Il finale di partita ancora una
volta ci è avverso. Merda!!! A morte De Coubertin e il suo l’importante è
partecipare. I coglioni girano parecchio. Basta scuse. Basta nervosismo. Basta
litigare con gli arbitri. Basta sgridare i compagni di squadra. Basta
primedonne. Pensiamo solo a giocare a basket come sappiamo fare. Gli
Impiccababbu sono squadra operaia, tutti sono necessari ma nessuno è
fondamentale. Si vince e si perde INSIEME!!! Forza IMPICCABABBU!!!
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