“Bella gente, bei
colori, bella musica e buona birra”.
questa affermazione può tranquillamente riassumere la piacevole serata
al bar Abetone, di venerdì scorso. L’apprensione e la preoccupazione per la
prima pseudo-mostra-personale era tanta, non ero affatto sicuro di voler
intraprendere questo passo. Ho sempre dipinto per fermare un momento e dare
sfogo a una situazione, tenendo poi il risultato finale quasi esclusivamente
per me. Questa volta era diverso, per la prima volta amici, parenti e
sconosciuti entravano nel mio mondo, nei miei pensieri, tra le mie scimmie e
questo mi creava parecchi pensieri. Gli assilli a inizio serata erano tanti, e
anche se la mia faccia da schiaffi non lo dava a vedere ero teso e insicuro,
ma è bastato veramente poco per tranquillizzarmi, qualche commento positivo sui
miei lavori, qualche bella trifola che sorrideva compiaciuta, qualche pacca
sulla spalla, molte birre e tutto è filato liscio. Ora che è passato qualche
giorno e mi sto rendendo conto di quello che è successo, il mio ego di artista
gongola come non mai. Vi giuro che non è molto facile, di solito sono molto
critico nei miei confronti e sui miei lavori, ma i riscontri e i commenti avuti
sulle croste esposte, sono stati veramente sorprendenti, donandomi una
inaspettata fiducia creativa. Non mi aspettavo tutto ciò e soprattutto non mi
aspettavo che mi piacesse cosi tanto giocare all’artista. Ringrazio tutti
quelli che sono passati e hanno reso venerdì una giornata speciale, di quelle
che non si dimenticano…. Ma attenzione potreste aver creato un mostro!!!
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
martedì 27 novembre 2012
Buona la prima
“Faccio sempre ciò che non so fare, per imparare coma va
fatto” Vincent Van Gogh
venerdì 16 novembre 2012
La prima volta non si scorda mai
“Se i quadri si potessero spiegare e tradurli in parole, non
ci sarebbe bisogno di dipingerli” Gustave Gourbet
“I’m forever blowing
bubbles” è un percorso pittorico
iniziato nei primi mesi del 2012. Nato per caso, con la realizzazione della
prima tela si è poi sviluppato nel tempo con altri sei lavori. Realizzare
queste sette tele è stato una necessità, una voglia impellente di fermare un
momento, una piccola sfida, un gioco divertente fondere stati d’animo a canzoni
e viceversa. E’ stato un viaggio solitario e privato, in alcuni momenti frustrante
ed in altri piacevole, a volte inspiegabile ed altre troppo lucido. Pensieri
differenti e contraddittori che convogliavano comunque tutti insieme su una
tela bianca trovando la loro conclusione nel risultato finale di un dipinto.
Formando cosi una piccola passeggiata soul durata 12 mesi… E qui viene il
bello!!! Grazie alla proposta di un amico (ancora non so se ringraziarlo o
strozzarlo) questi lavori molto personali per la prima volta vedranno la luce, abbandonando
le confortanti quattro pareti della mia stanza. Ancora non sono sicuro, le
paure e i dubbi sono tanti, ma ormai sono in ballo e non mi posso più tirare
indietro. Per tutti coloro che volessero vedere questo percorso e passare una
piacevole serata in compagnia di buona musica e buon vino, venerdì 23 novembre
alle ore 18:30, presso il bar “Abetone” in viale Italia 1, tutto questo sarà
finalmente possibile.. Le tele rimarranno esposte quasi sicuramente fino al 7
dicembre. Che altro dire!! Anche io volevo i miei 15 minuti di notorietà…
venerdì 9 novembre 2012
I'm forever blowing bubbles
I’m forever blowing bubbles, pretty bubbles in the air, they fly so
high, nearly reach the sky, them like my dreamas they fade and die. Fortune’s
always hiding, I’ve looked everywhere, i’m forever blowing bubbles, pretty
bubbles in the air. I’m dreaming dreams, I’m scherning schernes, I’m building castels high. They’re
born anew, their days are few, just like a sweet butterfly. And as the daylight
is dawining, they come again in the morning! I’m forever blowing bubbles,
pretty bubbles in the air, they fly so high, nearly reach the sky, them like my
dreamas they fade and die. Fortune’s always hiding, I’ve looked everywhere, i’m
forever blowing bubbles, pretty bubbles in the air. Wheen shadows creep, when
i’m asleep, to lands of hope i stay! Then at daybreak, when i awake, my
bluebird fluttes away. Happiness, you seem so near me, happiness, come forth
and cheer me! I’m forever blowing bubbles, pretty bubbles in the air, they fly
so high, nearly reach the sky, them like my dreamas they fade and die.
Fortune’s always hiding, I’ve looked everywhere, i’m forever blowing bubbles,
pretty bubbles in the air.
J. Kellette, J. Kendis, J. Brokman, N. Vincent - 1918
Tempera acrlica su tela 60x60 |
giovedì 1 novembre 2012
Domiciliari!!!
Complici le giornate
uggiose di questo periodo, la voglia di non fare un cazzo e un piccolo ramadam
alcoolico auto-impostomi, di questi tempi, sono entrato un po’ nella fase orso.
Stare chiuso in casa è diventata una necessità. Un po’ per ricaricare le pile
e un po’ anche perché, detto tra noi, non c'è niente di stimolante in giro,
tranne la sempre magica Torres e le altre attività sportive di rito, la mia vita
sociale si è un po’ azzerata. Chi se ne frega!!! Ma che fare per occupare il
tempo ai domiciliari? Senza ombra di dubbio, mi sono buttato sui miei
passatempi preferiti, leggere, cucinare, guardare qualche films ed ovviamente
ascoltare musica. Come sempre senza presunzione mi permetto di darvi qualche
consiglio, per chi come me ogni tanto ha voglia di starsene chiuso in casa e
mandare tutti a fare in culo. Per prima cosa vi consiglio di rendere il vostro
habitat il più confortevole possibile, in modo da poter combattere con le
tentazioni del mondo la fuori. Prendete un caldo e morbido plaid e avvolgetevi
tipo bacco da seta. Riempite la cambusa con schifezze di ogni genere, patatine,
bibite gasate, dolcetti gommosi e chi più ne ha più ne mangi. Riprendete quel
vecchio libro, che avevate messo da parte, quello che non riuscivate a leggere
per il poco tempo. Oppure compratene uno nuovo, di cui vi hanno parlato e che
ha stimolato la vostra attenzione. Io ho optato per “Lo spettro” dello
scrittore norvegese Jo Nesbo, un thriller cupo, feroce e magistrale, dove l’ex
sbirro Henry Hole (protagonista anche di altri romanzi di Nesbo) va alla
ricerca della soluzione di uno strano omicidio, in una Oslo noir e degradata,
molto lontana dall’immagine che uno ha di quella cittadina. Mi fermo qui, non
si sa mai che a qualcuno venga voglia di leggerlo. Comunque l’assassino è il
maggiordomo. Non ce niente di meglio che leggere con della musica di
sottofondo, scegliete quella che preferite, quella che vi aiuta a rilassarvi,
quella che vi fa ricordare qualche bel momento. Essendo appassionato ho
spaziato dai classici del rock come gli Stones ed i Beatles alla italianissima
Mina e cose del genere. La mia attenzione si è rivolta soprattutto a un nuovo
gruppo, scoperto da pochissimo. Loro sono gli australiani Tame Impala, per ora
hanno fatto solo un album e non si può dire che siano famosi, il loro
rock-psichedelico ha un qualcosa di retrò anni settanta. Spaccano di brutto,
consiglio di ascoltarli. Dopo una buona cena (in queste situazioni opto sempre
per una abbondantissima aglio, olio e peperoncino) cosa c’è di meglio che guardarsi
un bel film? Recente o vecchio che sia, a colori o in bianco e nero, trhiller,
noir, d’avventura, western o un cartone, un film sul divano è la giusta
conclusione di una giornata di puro cazzeggio casalingo. Anche qui si
sprecherebbero i consigli, ma se avete dei film preferiti riguardateli. La
trilogia di Indiana Jones ha fatto a caso mio. Belli, divertenti ed avvincenti
i primi tre capitoli dell’archeologo più famoso al mondo, sono i classici film azzera
assilli e nonostante li conoscessi già mi hanno tenuto incollato allo schermo
per ore, aiutandomi a raggiungere lo scopo prefissato, il niente. Piccolo
consiglio, questa volta necessario, non guardate il quarto episodio è una
cagata pazzesca (Fantozzi docet). Detto ciò, chi ha detto che bisogna uscire
dal tunnel? Basta arredarlo bene!!!!
Etichette:
alcuni films,
leggere,
musica,
stare da solo
Iscriviti a:
Post (Atom)