Discorso di Enrico Berlinguer tenuto dal palco della Festa dell’Unità di Tirrenia (Pisa), il 19 settembre 1982.
- Sassari, la Torres, svegliarsi all’IsolaRrossa, fare colazione al bar, il tramonto di Marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il Genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, Diego Armando Maradona, i Led Zeppelin, lo stomaco attorcigliato e il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, George Best, vivere una crisi, i CCCP, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, Dublino, il mare, le amiche del mare, lE d****e, il calcio, le donne, Fabrizio De Andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i Pink Floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli Afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, Janis Joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella scopata, gli spaghetti n°5 Barilla aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella a metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di Renato, la sculacciata a pecorina, il poker, festeggiare almeno un mondiale, impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor G. Mina, giocare a carte, Andy Capp, i calamari fritti, la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, coltivare qualcosa, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay, il Picoolo Bar, i films con gli squali, Tina Modotti, i pistacchi, le botte al Fight Club, Charles Bukowski, la poesia, la pennicchella ………. To be continued
giovedì 9 ottobre 2025
#iosonopalestina - Le parole di Enrico Berlinguer
Discorso di Enrico Berlinguer tenuto dal palco della Festa dell’Unità di Tirrenia (Pisa), il 19 settembre 1982.
lunedì 6 ottobre 2025
#iosonopalestina - Le parole del Lider Maximo
Discorso di Fidel Castro a nome del Movimento dei “Paesi Non Allineati”
tenuto all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dell’ONU, il 12 ottobre 1979.
Non sono venuto a parlare di Cuba. Non vengo a rappresentare in seno a questa assemblea la denuncia delle aggressioni di cui è stato vittima il nostro piccolo ma degno paese per ben 20 anni. Non vengo nemmeno a ferire con aggettivi non necessari il vicino potente nella sua propria casa. La VI conferenza dei Capi di Stato e di Governo dei “Paesi Non Allineati” ci ha incaricato di presentare presso la Nazioni Unite l’esito delle sue deliberazioni e gli atteggiamenti che ne derivano. Siamo in 95 i paesi di tutti i continenti, che rappresentiamo la stragrande maggioranza dell’umanità. Siamo uniti dalla determinazione di difendere la collaborazione tra i nostri paesi, il libero sviluppo nazionale e sociale, la sovranità, la sicurezza, l’uguaglianza e l’autodeterminazione. Siamo uniti nell’impegno di cambiare l’attuale sistema di relazioni internazionali, basato sull’ingiustizia, la disuguaglianza e l’oppressione. In politica internazionale, siamo un fattore globale autonomo. (…..) Noi, i Paesi Non Allineati, ribadiamo la necessità d’eliminare l’enorme disuguaglianza tra i paesi sviluppati e i paesi in via di sviluppo. Perciò lottiamo per debellare la povertà, la malattia e l’analfabetismo di cui soffrono ancora centinaia di milioni di esseri umani. Aspiriamo a un nuovo ordine mondiale basato sulla giustizia, l’equità e la pace, che sostituisca il sistema ingiusto e diseguale che prevale oggi, nel quale, secondo quanto si proclamò nella dichiarazione dell’Avana, “la ricchezza è ancora centrata tra le mani di alcune potenze le cui economie, fondate sullo spreco, si mantengono grazie allo sfruttamento dei lavoratori e al trasferimento e il saccheggio delle risorse naturali e altre risorse dei popoli dell’Africa, dell’America Latina ,dell’Asia e di altre regioni del mondo”. Tra gli argomenti da dibattere in questo periodo di sessione all’Assemblea Generale la pace è al primo posto delle nostre preoccupazioni. La ricerca della pace è anche un’aspirazione del movimento dei Paesi Non Allineati, ciò che è stato esaminato nella VI conferenza. Tuttavia la pace, per i nostri paesi è indivisibile. Vogliamo una pace ugualmente vantaggiosa a tutti, vale a dire, ai grandi e ai piccoli, ai potenti e ai deboli, che abbracci tutti gli ambiti del mondo e che sopraggiunga tutti i cittadini. I Paesi Non Allineati, dalla loro fondazione, proclamano che i principi della coesistenza pacifica devono essere la pietra angolare delle relazioni internazionali, essi sono alla base del consolidamento della pace e della sicurezza internazionale, della riduzione della tensione e dell’espansione di questo processo a tutte le regioni del mondo e in tutte le relazioni, e devono essere applicati universalmente nelle relazioni tra gli stati. Ma nello stesso tempo, il VI Vertice pondera che tali principi attinenti alla coesistenza pacifica contengono anche il diritto dei popoli sottomessi alla dominazione straniera e coloniale all’autodeterminazione, all’indipendenza, alla sovranità, all’integrità territoriale degli Stati, al diritto di ogni paese a metter fine all’occupazione straniera, all’acquisizione dei territori con la forza e a scegliere il loro sistema sociale, politico ed economico. Solo così la coesistenza pacifica potrà essere alla base di tutte le relazioni internazionali. Non ci si può negare che esaminando la struttura del mondo contemporaneo si costata che tali diritti dei nostri popoli non sono ancora garantiti. Noi, i Paesi Non Allineati, sappiamo quali sono i nostri nemici storici, da dove vengono le minacce e come dobbiamo combatterle. Per tale motivo abbiamo decisi all’Avana di riaffermare che: “La quintaessenza della politica di non allineamento, secondo i principi originali e fondamentali, implica la lotta contro l’imperialismo, il colonialismo, il neocolonialismo, l’apartheid, il razzismo, incluso il sionismo e qualsiasi forma d’aggressione, occupazione, dominazione, ingerenza oppure egemonie straniere, nonché la lotta contro le politiche delle grandi potenze e blocchi”. Così si capisce anche che la Dichiarazione dell’Avana abbina la lotta per la pace “all’appoggio politico , morale e materiale ai movimenti di liberazione nazionale e alla realizzazione di azioni comuni per eliminare la dominazione coloniale e la discriminazione raziale” (…..)
Signor Presidente.
La questione del Medio Oriente è, senz’altro, una delle situazioni più allarmanti nell’epoca contemporanea. Il VI Vertice l’esamina nei suoi due volti. Da una parte, la conferenza riafferma che la determinazione d’israele di continuare la sua politica di aggressione, espansionismo e insediamento coloniale nei territori coloniali, con l’appoggio degli stati uniti, è una grave minaccia alla pace e alla sicurezza mondiali. Ugualmente, la conferenza esamina dal punto di vista dei diritti dei paesi arabi e della questione palestinese. Per Noi, i Paesi Non Allineati, la questione palestinese è il nocciolo del problema del Medio Oriente, cioè, fa parte del tutto quindi è impossibile risolverla separatamente. La base della pace nella regione comincia con il ritiro complessivo e incondizionato di israele dai territori arabi occupati e presuppone per il popolo palestinese la restituzione di tutti i territori occupati e il recupero dei suoi diritti nazionali inalienabili, incluso il diritto al rientro nella sua patria, all’autodeterminazione e allo stabilimento di uno Stato indipendente nella Palestina, nei limiti della Risoluzione 3236 dell’Assemblea Generale. Quanto sopra indica l’illegalità e la nullità delle misure adottate da israele nei Territori Palestinesi e arabi occupati, nonché lo stabilimento delle colonie o insediamenti nei Territori Palestinesi e arabi, il cui smantellamento immediato è un’esigenza per trovare una soluzione al problema. Come dissi nel mio discorso al VI Vertice:“ … non siamo dei fanatici. Il movimento rivoluzionario si è formato nell’odio alla discriminazione razziale e ai programmi di qualsiasi tipo, dal più profondo delle nostre anime, rifiutiamo con tutte le nostre forze la spietata persecuzione e il genocidio scatenato dal razzismo contro il popolo ebraico. Tuttavia non c’è niente di più simile nella nostra storia contemporanea che lo sgombero, la persecuzione e il genocidio che portano avanti oggi l’imperialismo e il sionismo contro il popolo palestinese. Privati delle loro terre, cacciati dalla loro patria, dispersi per il mondo, perseguitati e assassinati, gli eroici palestinesi sono un esempio impressionante d’abnegazione e patriottismo, e sono il simbolo vivente del crimine più grande della nostra epoca” ( …..)
domenica 5 ottobre 2025
Guida galattica per superare un'estate di merda - Camminare
mercoledì 1 ottobre 2025
Guida galattica per superare un'estate di merda - Pensare
sabato 27 settembre 2025
Guida galattica per superare un'estate di merda - Leggere
[…..] Nuove prospettive, nuove visioni e nuove idee. Perché leggere in fin dei conti e come viaggiare. I libri ti portano in mondi nuovi ti fanno incontrare persone interessanti e vecchi amici (come nel mio caso). Ho navigato col pirata Long John Silver grazie alla sua fantastica (è proprio il caso di dirlo) autobiografia scritta dai Bjorn Larsson (ve ne parlerò sicuramente) … […..] Eccomi. Può una storia di pirati tenere col fiato sospeso un cinquantenne? Certo che si!!! E’ quello che è capitato a me, questo agosto. Ritrovarmi adulto a leggere una storia fantastica, come un adolescente, è stato un piacevole rifugio dalla realtà. Tesori, taverne fumose, porti affollati, vascelli, cattivi capitani, arrembaggi, battaglie epiche e pericolose tempeste, mi hanno trasportato in giro per mari. Merito di Long John Silver che in prima persona ha raccontato tutto ciò in una splendida autobiografia. Mmmhhh!!! Un momento, John Silver non è mai esistito veramente. E’ Stevenson che l’ha creato nel suo romanzo “L’isola del tesoro”, per poi farlo sparire nel nulla. Come ha fatto a riapparire vivo, vecchio e ricco in Madagascar? Questa resurrezione la dobbiamo a Bjorn Larsson (di cui vi ho già parlato per altri libri) che, come un pugno nello stomaco a sorpresa, mi ha trasportato nel crudo realismo della vita piratesca, lontano dalle fiabe per ragazzi. Se state cercando un libro di avventura per adulti, questo è il vostro. Il racconto di una vita mai esistita con riferimanti storico culturali reali. Tutto si intreccia magnificamente tra romanzo e realtà. Una vera ricostruzione fedele sulle impiccagioni, lo schiavismo, il contrabbando, la condiscendenza dalla marina inglese e il suo successivo accanimento, la guerra con la Spagna ecc… ecc… Un bellissimo romanzo storico che offre una prospettiva unica e coinvolgente sulla società inglese del XVIII secolo. Che personaggio questo Long John Silver, che carattere a tratti talmente reale che scordavo il fatto che non fosse mai esistito. Merito di Larsson che ha reso le avventure, del pirata senza una gamba, veramente credibili, grazie a una scrittura fluida e appassionata. Pagine che si leggono velocemente. Che attraggono il lettore come una calamita, per ore, senza mai provare noia. Pronti a salpare per mare? “Chi avrebbe potuto credere che sarebbe finita così? L’avventurosa e veritiera storia di John Long Silver, detto Barbeque dai suoi amici, se mai ne ha avuti, e dai suoi nemici, che invece erano di sicuro tanti. Basta con le buffonate e le invenzioni. Basta con i bluff e le sparate. Scopriamo le carte (…..) Solo la verità , da cima a fondo, senza trucchi ne secondi fini”
mercoledì 24 settembre 2025
sabato 20 settembre 2025
Guida galattica per superare un'estate di merda - Cucinare
[…..] Ci sono state altre piccole
cose. Per occupare la mente ho spadellato tanto. Nuove ricette, nuovi
ingredienti e vecchi classici. Tirare fuori un buon piatto è un piccolo
processo creativo, rilassante e gratificante. Un ottimo modo per distrarre la mente
[…..] Questo passava il convento quel giorno. Un’ombrina di un kg. e qualcosa.
Che cosa fare? Ho tagliato la testa e la coda e li ho messi nel freezer per
fare un fumetto o una zuppetta all’occorrenza. Il resto l’ho sbattuto in forno
per una mezzoretta scarsa. Una volta cotto l’ho fatto raffreddare e con
pazienza (non avevo niente da fare) l’ho spolpatto per bene eliminando con cura
lisca ed eventuali spine. In una padella ho soffritto aglio, peperoncino e
proprio un’idea di pomodorini tagliati a tocchetti. Ho aggiunto la polpa
dell’ombrina spezzettandola con un mestolo di legno. Dopo 5 minuti ho spento il
fornello. Una volta pronto il ragù ho cotto degli spaghettoni e li ho tuffati
dentro la padella, aggiunta di prezzemolo tritato finissimo e granella di taralli.
Voilà.
Ombrina: s.f.